lunedì 8 luglio 2019

RIASSUNTO QUINTO EPISODIO

05 Le catacombe del Gargoyle

"Che cos'è questo posto, Dante? Hai detto che avevi un'idea..." Una volta tanto, Sophie fa un'acuta osservazione, peccato che Dante la zittisca subito dicendo che il corridoio in cui sono è una  "specie di trappola" (o lo è o non lo è, decidiamoci!) la conferma ci arriva quando Peter fa scattare la suddetta trappola con una torcia elettrica. Lok per un pelo non ci rimane secco (e comunque la perdita non sarebbe stata immens... ah, giusto! Il protagonista è lui gli altri sono solo dei comprimari) per fortuna ha Kipperin...
Dante deride Peter perché non sta attento alle trappole (si sta rendendo spocchioso e comincia a starmi sugli zebedei) e Sophie rincara la dose "Non riesco a capire bene; stai parlando di Peter o di Lok?" (istinto omicida in rapida ascesa su due personaggi, almeno Zhalia in questa scena ha il dono del silenzio, ma non in quella dopo in cui, dopo che la squadra è entrata nel vecchio nascondiglio di Giovanna D'Arco, commenta che portare un nome importante è simbolo di potere "Non è vero, signorina Casterwill?" (cos'è 'sta puntata? Un gioco a chi offende di più il prossimo?). Vogliamo metterci pure una velata nota di sessismo? "Sono nato da un po' e ancora non capisco le donne!" e bravo Cherit! Per fortuna Dante trova gli appunti di Giovanna D'arco e se ne possono andare  (siamo solo a 5 minuti dall'inizio).
Base dell'Organizzazione, Praga.
De Foe si becca dell'idiota perché non ha scoperto il segreto dell'Anello dell'Arco nella grotta del Gargoyle (magari dare istruzioni ai propri sottoposti...) e viene anche minacciato se fallirà la missione...
Torniamo a Rouen. Lok e Cherit giocano a scacchi mentre tutti gli altri lavorano agli appunti e Dante scannerizza una mappa sull'Olotomo delle catacombe di Parigi, dove è nascosto l'anello, ma l'ingresso "può essere visto dagli occhi della donna più amata" (Maria Vergine! Mai un'esclamazione fu più azzeccata come commento, visto che è anche la risposta all'indovinello) e Zhalia che commenta "Mi chiedo come sia possibile misurare l'amore..." (se ne esce con perle di saggezza!), intanto Lok perde a scacchi e Dante esorta la partenza.
Eccoci a Notre Dame! Magicamente veniamo catapultati in Assassin's Creed Unity con Dante e Lok che si arrampicano sulla cattedrale per andare a vedere dove guarda un Gargoyle... Lok prova a usare Hyperstride per saltare più in alto e per poco non diventa una frittata ("beh, diciamo che per un pelo non ce l'ha fatta" cit.). Per fortuna trovano la chiesa che funge da punto di partenza peccato che: Dante debba scassinare la porta per entrare, si debba investigare per trovare l'accesso alle catacombe e arrivi De Foe con l'allegra compagnia. Dante propone un duello con De Foe, colpendolo nell'orgoglio perché ha rivelato che se l'è data subito dopo aver preso Gar-Ghoul (benvenuti in Mezzogiorno di fuoco). Ovviamente, De Foe gioca sporco ed evoca prima Gar-Ghoul e dopo Redcap, mentre Dante ha evocato solo Caliban.
Mezza chiesa viene distrutta in centro Parigi (nessuno si accorge e chiama la polizia?!), Sophie usa Raypulse sugli specchi del meccanismo che aprono il passaggio segreto e Dante fa crollare l'ingresso. La priorità della squadra è l'anello perché potrebbe contenere un titano (i più potenti si trovano negli anelli). In tanto, Sophie tocca un cristallo che riflette la purezza del cuore e mezza grotta precipita addosso a Zhalia (cosa curiosa: tutti hanno toccato quei cristalli tranne Zhalia e solo a lei è successo qualcosa, ma come al solito nessuno in quel momento stava guardando) quindi il gruppo perde tempo per tirarla fuori dalle macerie.
L'Organizzazione ha trovato un nuovo ingresso e la caccia comincia.
Tempo zero e Lok finisce in una trappola con Cherit nello zaino; l'ottimismo vola con Zhalia che dice "Non ce la farà" e Cherit che aggiunge "Mi spiace che tra noi due finisca così", Dante che non riesce ad aprire le sbarre nemmeno usando Metagolem e così Lok sta per essere pressato dalle pareti della stanza. A sorpresa (botta di culo) Lok risolve il cubetto del meccanismo e guadagna un nuovo titano specializzato in enigmi e trappole: Springer.
Altro problema: nella stanza dell'Anello dell'Arco le armi di alcune armature ai lati della stanza prendono vita e attaccano la squadra. I titani non si rivelano molto utili e Breakspell peggiora le cose (ah qui viene anche pronunciato male) fino a quando Dante suggerisce a Sophie di mirare ai cavalieri e non alle armi.
L'Organizzazione li ha raggiunti e quindi urge prendere l'anello; Zhalia rompe il vetro, ma Dante non fa in tempo ad avvertire Lok che tocca l'anello e sperimenta visioni sinistre, attirando così l'attenzione. L'anello è, per l'appunto, maledetto.
Sophie è svenuta per il troppo sforzo e l'anello non si può toccare, che fare? Lo scopriremo nella prossima puntata.







Il titolo in inglese è Crawiling the Catacombs (Strisciando nelle catacombe)

RIASSUNTO QUARTO EPISODIO

04 Il fiume dei segreti

Siamo in Francia, vicino a Rouen. Facciamo subito conoscenza con Peter, un ragazzo sveglio che capisce al volo che gli incidenti che avvengono sul fiume sono causati da un titano e per questo chiede alla Fondazione di chiamare Guggenheim (lo conosceremo meglio tra poco), ma De Foe è già lì pronto con il suo gruppetto di tirapiedi a braccarlo.
Spostiamoci a Venezia dove la squadra si trastulla con l'Olotomo (Sophie torna a "grande richiesta" per la seconda lezione) e grazie al cielo (sarà la sola volta che lo scriverò per lui) Guggenheim contatta Dante per affidargli una missione; in automatico tutti gli altri si accollano, ma Dante specifica che "dovrete cavarvela da soli" (si sta liberando di Lok mollandolo a Sophie...) e dal nulla compare anche Cherit...
Tutti a Rouen, finalmente! A Dante mollano un messaggio in codice della Fondazione: Peter è stato arrestato. Zhalia chiede il permesso di recuperare Peter da sola; si traveste da avvocato e ipnotizza i poliziotti. A questo punto ritiro tutto quello che ho detto su Peter perché per poco nel seguente ordine: non si fa riacciuffare dalla polizia, non riesce a reagire prontamente e nemmeno a pensare lucidamente sotto stress (è un personaggio totalmente diverso da quello che ci viene presentato a inizio episodio).
Peter viene portato da Dante che manco lo saluta e gli dice subito "Raccontami subito cosa è successo! Dobbiamo agire in fretta!" e Peter non è spaventato dal fatto che lo stiano trattando come un oggetto e non siano minimamente preoccupati per lui, ma dalla figura di Zhalia e del suo travestimento perfettamente riuscito (siamo seri?!)
Sophie risolve la situazione, anche se Peter dice che è frastornato perché non è abituato a vedere titani, anche se lavorava per la Fondazione (e adesso? Tieni i contatti con il tuo ex datore di lavoro a caso? Perché sei invischiato nella faccenda?), ma arriva l'Organizzazione a ravvivare questa scena al quanto patetica.
Dopo un breve applauso a Lok che ha abbattuto (col solito fattore culo) il suo primo agente, con Cherit che dice "niente male per uno che ha appena la sufficienza in storia" (trovatemi una connessione tra studio e fare a botte, grazie), tutti in barca per arrivare alla grotta del titano, ma ci sono dei vortici che rendono la traversata del fiume un po' frizzante e Dante fa esplodere la barca letteralmente a caso... (Si è raccomandato di non attirare l'attenzione fino a due secondi fa e di sicuro un'esplosione non attira i curiosi)
Nella grotta c'è già De Foe che si fa beffe di Dante Vale perché è arrivato primo e lui ha già superato la trappola del Gargoyle... per rendere le cose più complicate, arrivano anche gli agenti.  Solita roba: invocazione di titani, incantesimi e finalmente Lok si rende utile lanciandosi con Kipperin contro la statua del Gargoyle per deviare l'acqua. Dante sta per essere sopraffatto, ma ricorda a Grier che ha ancora da invocare Metagolem prima di perdere e alla fine per annientare la trappola statua bastava l'incantesimo Casterwill Breackspell (parentesi di Sophie che prende in giro Lok che non sa usare l'Olotomo e poi questo sa esattamente quello che fa)...
Dante arriva tardi da De Foe, che si è legato con Gar-Ghoul e se ne va con l'astuzia attraverso un passaggio segreto e visto che Dante non può sfigurare facendo la figura da idiota (perché, dai è Dante!) se ne esce con un "Anche io immaginavo ci fosse dell'altro in questa grotta oltre a Gar-Ghoul!" dopo che Lok apre un secondo passaggio segreto, ma per scoprire che cosa hanno teovato dovremo aspettare la prossima puntata.
















Finalmente, ci siamo quasi! Il titolo inglese Into the River of Secrets (Nel fiume dei segreti) si avvicina molto al titolo italiano.
L'episodio in sé è il peggiore della prima serie. Ci sono diverse incoerenze sui comportamenti dei personaggi (specialmente Peter) e gli eventi importanti vengono trattati con superficialità. Cherit dice cose senza senso e ai fini della trama in questo episodio è inutile al 100%. Quando si poteva sfruttare la vittoria di De Foe, per concedere un attimo di approfondimento sul personaggio, si è scelto semplicemente di farlo scappare.

RIASSUNTO TERZO EPISODIO

03 Il Golem di Praga

Praga, Repubblica Ceca
"Cercatori, abbiamo una missione!" (ma quante volte sentiremo Dante dire questa frase? Troppe!) e ci becchiamo lo spiegone scientifico su cos'è un Olotomo (grazie Sophie, sempre sul pezzo) in un albergo della Fondazione. L'obiettivo della missione è la tomba di Jodis Lore, nel cimitero centrale (che in realtà sarebbe quello ebraico, ma ehy! Che bisogno c'è di essere precisi se metà del team che lavora al progetto è italiano?), peccato che fuori dall'hotel c'è l'Organizzazione che sente tutto, ma siccome l'hotel è della Fondazione per un po' si può stare tranquilli, secondo Dante (ah, qui non ci sono le case dei vicini?). 
Sophie ne approfitta per broccolare un po' con Dante che non se la fila, mentre Lok, rammaricato dice di voler studiare (equivale a una bestemmia nel suo vocabolario), ma poi si chiude in bagno (ecco, forse è meglio) e si accorge che dietro la tenda della doccia c'è un Redcap pronto a fargli la festa (hotel sicuro, vero?), magicamente ne spunta un altro dall'armadio che attacca Dante (secondo me quell'armadio porta a Narnia) e uno da sotto un letto che prende di mira Sophie (ecco chi sono i protagonisti del libro "I veri mostri sotto il letto" nella libreria di Klaus... chi è Klaus? Stay tuned!)
Quindi a farla breve l'hotel iper-mega sicuro è sotto attacco. Quando le cose cominciano a mettersi male, arriva Zhalia, una ragazza che passeggiava con un auricolare fino a tre secondi fa fuori dall'hotel, che stende gli agenti e Dante, fresco e bello, la lascia fare. Sgominati gli agenti, Zhalia si presenta e Dante la definisce "nuovo lupo solitario della Fondazione". Sophie è alterata (immagino che rimborsare i danni per una facciata di un edificio sia più dispendioso della paga mensile di Dante) e Dante pensa subito che nella Fondazione ci sia una spia (dai lo avevamo capito da quando ha buttato via l'auricaolare che questa stava coi cattivi! Elementare. Watson!) e Zhalia parla del Professore (il big boss finale della prima serie), capo dell'Organizzazione e in grado di controllare le menti e che quindi qualcuno potrebbe essere sotto il suo controllo.
La notte cala e la squadra si precipita al cimitero e trovano Zhalia tra le tombe, Dante le ha chiesto di venire (per la gioia di Sophie). Trovata la tomba giusta, i nostri eroi devono usare il "sangue del Golem" e Sophie ha l'intuizione di usare la terra argillosa e scrivere in ebraico verità (o "scrittura illeggibile" cit. Lok. A ogni episodio salirà l'istinto omicida verso di lui). Entrano nella tomba, ma intanto dei sinistri uomini incappucciati si stanno avvicinando (i Cercatori ebrei non saranno contenti di una profanazione in piena regola immagino) e niente sono i soli De Foe, Grier e tirapiedi annessi... Lok mette tutti nei guai finendo dritto come un allocco nella trappola di Jodis Lore (almeno dopo quel bagno di fango argilloso uscirai con una pelle purificata e morbida), Dante si fa colpire apposta, De Foe prende la chiave di Jodis Lore e se ne va con Grier, ma li segue Cherit (ah, ecco dov'era finito!). Gli altri scoprono che DeFoe e compagni si sono lasciati sfuggire gli appunti di Jodis Lore e Dante ricorda a Lok che ha un altro titano su cui fare affidamento, anche se più difficile da invocare rispetto a Freelancer (capitan ovvio, Lok). 
Via degli Alchimisti, Praga.  Lok e Sophie si ricongiungono a Cherit, intanto l'Organizzazione è arrivata prima di loro. Zhalia ha fatto un'impronta della chiave, quindi anche i nostri eroi posso entrare nella stanza, e Dante ha piazzato un Golem cavallo di Troia (leggete l'Odissea per sapere cos'è), da quanto dice Sophie capiamo che Dante è arrivato prima di tutti. Peccato che la situazione non evolve positivamente per la squadra: Lok rimane ferito, il Caliban di Dante viene rispedito nell'amuleto, Sophie e Zhalia sono semi inutili. Lok, a sorpresa, si riprende con Everfight (è riuscito a imparare un incantesimo complicato come questo, semplicemente guardandolo messo in pratica, e non Boltflare... ok!) e invoca Kipperin, mentre Dante approfitta del colpo di fortuna per trovare e legarsi a Metagolem. Una volta invocato l'enorme titano, Dante da istruzioni di attaccare tutti in massa De Foe (gli scontri alla pari proprio) e questo ordina la ritirata.
Venezia, casa di Dante. I Cercatori sono tutti riuniti dopo la prima vittoria e si sono portati dietro tutti gli appunti di Jodis Lore in codice, che vanno dati alla Fondazione da tradurre. Sophie si scusa con Zhalia per aver dubitato di lei (sei l'unica che ci ha capito qualcosa, non mollare il colpo proprio ora) e la cercatrice dai capelli corvini replica "se io fossi cattiva, sarebbe stato facile usare tutto questo per ottenere la tua fiducia" (ci pigli per il c**o?)
Base dell'Organizzazione, Praga. Il Professore è deluso da De Foe e questo gli promette che cercherà di raddoppiare gli sforzi per recuperare l'Amuleto della Volontà (tutti appresso a un amuleto solo...) 
Si conclude così la terza puntata.




L'episodio in inglese si intitola Words of Truth, Heart of Lies (Parole di verità, cuore di menzogne) e in più Dante afferma che Kipperin sia più difficile da invocare rispetto a Freelancer, ma nel Trading Card Game della serie Kipperin è un eroe minore e richiede meno energie per essere invocato rispetto a Freelancer, che è un eroe maggiore (quindi, da una delle due parti qualcuno ha sbagliato e confidiamo sia stato l'ideatore del gioco)

RIASSUNTO SECONDO EPISODIO

02 La Fondazione Huntik

La casa di Dante è protetta da una barriera magica che si può disattivare solo dall'interno, quindi noi spettatori concordiamo con Lok quando dice che devono solo aspettare che gli agenti se ne vadano, ma Dante dice "no" perché le case dei vicini non sono protette, quindi bisogna distrarli.
Prima di andare sul tetto, Dante consegna a Lok il titano Freelancer (come mai mentre Lok si lega a lui veda flash delle puntate future è a dir poco strano, visto che Dante chiarirà più avanti che mentre un Cercatore si lega a un titano vede brevemente la sua storia passata). Cherit afferma rivolto a Dante che Lok è la persona giusta "te lo avevo detto" (quando? Adatto per cosa? I due non si sono mai parlati ed escludo che il titano abbia avuto il tempo di cercare e trovare Dante nell'episodio prima, perché non era in casa!).
L'ingenuo Lok crede ancora che Dante abbia semplicemente pianificato una fuga, peccato che invece preferisca farsi inseguire per mezza Venezia (mai vista così deserta) ed evoca Freelancer. Interviene anche Sophie con Sabriel e Santiago e gli agenti sono messi in fuga.
Scopriamo che Sophie non conosce Dante di persona, ma che siccome è il numero uno della Fondazione tutti lo conoscono (altra cosa che non ha senso alcuno, perché nessuno alla Fondazione conosce lei, visto che non ne fa parte. Deduciamo che Sophie, a tempo perso, sia un'investigatrice migliore di Dante o non saprebbe tante cose).
A casa di Sophie, sorseggiando un po' di tè (attività che nella serie verrà replicata spesso che sia estate, come in questo caso, o inverno), Dante comunica a Lok che non lo addestrerà perché non ha abbastanza risorse economiche (è il primo personaggio che mostra preoccupazione per il suo lato finanziario e no, non è da stronzi!), ma Sophie offre il doppio dello stipendio della Fondazione più le spese e comunica che il padre di Lok stava cercando un manufatto Casterwill, l'Amuleto della Volontà. Tutti passano la notte a Villa Casterwill e arriva il giorno dell'esame di storia che per Lok si rivela essere un incubo peggio degli agenti dell'Organizzazione.
Comincia l'addestramento di Lok alla biblioteca della Fondazione e scopriamo che il "trucco" per evocare titani e usare i poteri è la forza di volontà (che la Forza sia con te, giovane Skywalker!), peccato che Lok si riveli essere una frana anche col potere più elementare della serie ("anche un Cercatore con la metà dei tuoi anni saprebbe accendere una candela" cit.), ma quando Lok, per un guizzo di fortuna, evoca Freelancer (Cherit insite con il "Come avevo detto io" "Lo sapevo", ma perché nella trama ci sono tutti questi buchi?) sono tutti sorpresi e increduli (from zero to hero). Dopo questo momento di "evviva ho invocato il primo titano!", si mettono a cercare libri su Praga, la città dei misteri e base dell'Organizzazione, basandosi su una frase che si è salvata nel diario e Dante sollecita i ragazzi a sbrigarsi perché con il calare del sole l'Organizzazione "farà la sua mossa" e Lok dice che mancano meno di due ore (dai che scopriamo che hanno arruolato dei vampiri! Se tanto in quella biblioteca ci vanno solo i Cercatori, perché non attaccare subito? Fatemi capire, Lok ha imparato a memoria quando tramonta il sole?).
Approfittando del fatto che Sophie si è allontanata per prendere un libro, riappare (dov'era prima?) Santiago che sfida Dante per capire che tipo di morale segue, comunque, vincerebbe Dante, ma lo scontro si ferma.
Passano le due ore (puntuali come orologi svizzeri), arrivano gli agenti dell'Organizzazione e, mentre Sophie continua a cercare sui libri, Dante, Santiago, Cherit e Lok (diciamo che lui ci prova, ma proprio non si applica) ingaggiano uno scotro con De Foe, Grier e i diversi Suits. Dante si fa pure colpire per difendere Sophie (ricordiamoci che lo paga). Riescono tutti a scappare dalla biblioteca, ma a Sophie cade un libro con la mappa di Praga, che viene raccolto da De Foe, quindi si vedranno tutti là nella prossima puntata.



L'episodio in inglese si intitola The Casterwill Client (La committente Casterwill) uguale all'italiano insomma...

RIASSUNTO PRIMO EPISODIO

01 Cercatore per caso

Venezia, Italia.
Un ragazzo di nome Lok Lambert frequenta l'Accademia Preparatoria di Venezia e ha dei seri problemi con un esame di storia, perché si è addormentato in classe durante il ripasso.
I problemi di Lok peggiorano nel pomeriggio quando trova per caso nel suo dormitorio un vecchio diario e un amuleto, appartenuti a suo padre, dopo che la sua "amica" sempre preparata (di fatto per tre anni non si sono mai parlati), Sophie Casterwill, rompe accidentalmente un vaso antico. Neanche il tempo di capire cosa ci sia scritto nel diario, che dalla finestra fanno irruzione alcuni agenti dell'Organizzazione (i cattivi) per prendersi il diario in questione (come sapessero che Lok avrebbe trovato il diario proprio in quel giorno e in quel momento è ancora un arcano mistero) e Sophie incoraggia Lok a scappare e trovare Dante Vale, l'unico che potrebbe capire qualcosa del diario (manco è apparso sullo schermo e già capiamo che sarà il personaggio attorniato da un'aura mistica).
Frastornato, perché i tizi che lo inseguono evocano creature mistiche e usano la magia, Lok riesce a rifugiarsi a San Marco, dove parla, senza vederlo, con un mini gargoyle di nome Cherit (anche questo, se non può uscire nelle ore diurne, perché è un titano e nessuno lo deve vedere, chi lo doveva "curare" quel giorno ha fatto un ottimo lavoro! Da notare con che nonchalance fa domande scomode a Lok; sembra che anche lui sapesse che sarebbe apparso un nuovo cercatore proprio quel giorno... e poi Lok che parla con una voce: due domande sulla mia sanità mentale, al posto suo, me le sarei poste). In poco tempo gli agenti dell'Organizzazione ritrovano Lok, ma almeno questo ha avuto il tempo di capire che ha per le mani il diario di suo padre, scomparso ormai da dieci anni, e sperimentare l'ebbrezza dei poteri da Cercatore che si sono appena svegliati in lui. Corri, corri e alla fine gli agenti fanno fare al diario il doppio carpiato in un canale e Lok lo segue subito dopo per recuperarlo. Gli agenti perdono le tracce di Lok e vanno a riportare l'accaduto in massa ai loro superiori: De Foe, che capiamo conoscere Dante Vale ed essere tutt'altro che stabile mentalmente, e Grier. De Foe non prende proprio bene la notizia (posso capirlo, sono tornati in massa quando poteva tornarne uno solo...), autorizza tutti a usare poteri e amuleti (cos'hanno fatto fino a ora?) e manda due agenti a interrogare Sophie, ma la ragazza con la sua guardia del corpo, Santiago, li stende senza problemi.
Lok riemerge dal canale con il diario sgualcito del padre e cerca in una cabina telefonica, braccato un'altra volta dagli agenti, l'indirizzo di Dante Vale (una cabina telefonica nel 2008? Davvero? Mi ricordo che avevo già la possibilità di avere internet sul telefono all'epoca). Lok entra in un cortile e per lui sembra finita: è circondato e tutti vogliono il diario; ma proprio in quel momento fa il suo ingresso Dante Vale che salva la situazione invocando i suoi titani.
Dante invita Lok in casa sua e gli spiega di essere un membro della Fondazione Huntik, una fazione di cercatori che si oppone all'Organizzazione e più antica di questa, e che Lok è diventato un cercatore nel momento in cui l'amuleto del padre si è legato a lui. Lok vorrebbe andarsene, ma riappare Cherit a rincuorarlo (qui Lok capisce che sta bene mentalmente) e Dante porta l'attenzione di Lok sul cortile di casa sua ormai gremito di agenti, tra cui De Foe e Grier.



L'episodio in inglese si intitola A Seeker is Born (È nato un cercatore) che è il titolo in italiano dell'ultimo episodio della prima serie.

venerdì 21 giugno 2019

CURIOSITÀ TITOLO NELLA SIGLA

Nella seconda stagione è possibile osservare quattro simboli sotto il titolo



Questi simboli sono rispettivamente



La famiglia Casterwill



L'Organizzazione



La Fratellanza della Spirale di Sangue




La Fondazione Huntik

venerdì 14 giugno 2019

DANTE VALE



Dante Vale, noto anche come il numero uno della Fondazione Huntik, è un grande esperto di arti marziali.
In tenera età è stato introdotto al mondo dei cercatori grazie a Metz, ora capo del Consiglio Huntik (consiglio degli uomini del Rinascimento in un fumetto), e in seguito ha proseguito la sua formazione sotto il Maestro Storm, in Cina, dove si è allenato per anni con la nipote di quest'ultimo, Lin Storm.
Attualmente vive in una spaziosa casa a Venezia e per "pagare le bollette" ha un'attività come investigatore privato, ma è anche una new entry del Consiglio Huntik, visto il suo ruolo decisivo nel fermare la Cometa Rossa e il Traditore.
Nella prima serie ha 28 anni e 29 nella seconda.
È doppiato da Patrizio Prata in italiano.


SFOGO SULLA PAGINA UFFICIALE HUNTIK

Ovviamente, non potevo non sfogarmi